Anna Corazza inviata alla Royal Albert Hall Londra #emozionelive

#emozionelive
Royal Albert Hall, Londra, 23 maggio 2017
di Anna Corazza

La musica deve andare avanti per dimostrare che il mondo va avanti, con il cuore spezzato, ma va avanti. È stato difficile questa sera esibirsi, perché i ragazzi sentono il peso di quello che è successo, tutti lo sentiamo. Ma questo è il nostro mestiere, è il nostro lavoro, e dobbiamo rendere omaggio alle persone colpite dall’atto terroristico di ieri con la musica.

È con queste parole che il Maestro Diego Basso ci accoglie al termine del concerto: il primo pensiero va alle 22 vittime di Manchester, a chi la sera prima ha perso la vita a causa di un attentato mentre lasciava l’Arena al termine di un concerto.
E i ragazzi a cui fa riferimento non sono solo quelli de Il Volo, che sta affiancando nel tour europeo Notte Magica, ma anche i 40 professori d’orchestra che ha diretto alla Royal Albert Hall di Londra. Loro hanno vissuto l’attacco terroristico di ieri in modo molto più intenso perché sono tutti musicisti inglesi e, tuttavia, con orgoglio e determinazione, hanno saputo sfoderare un’energia e una professionalità che, come dice il Maestro, l’odio non può arrestare.

Io spero che chi, in questo momento, vuole fare del male ascolti la musica e che la musica faccia il miracolo, che possa fermare tutto questo. L’odio non si arresta con la guerra, con altre provocazioni. La musica può portare quella serenità di cui tutti abbiamo bisogno.

È stato uno spettacolo coinvolgente quello de Il Volo a Londra: il trio, che ormai da qualche anno sta portando all’estero la grande musica italiana, ha conquistato il tempio londinese, quel palco su cui si sono esibiti i più grandi interpreti del Novecento, come Bob Dylan, Ella Fitzgerald, Frank Sinatra, i Queen, Jimi Hendrix e Luciano Pavarotti, solo per citarne alcuni. Ma non c'erano solo connazionali a tenere il ritmo e ad accompagnare i tre ragazzi: i classici della musica italiana, come O Sole Mio e Libiamo ne' lieti calici dal primo atto della Traviata, hanno scaldato il pubblico internazionale, trasportandolo nelle terre soleggiate del Bel Paese.

Siamo all'interno della Royal Albert Hall. Non appena il pubblico lascia il teatro, c'è già chi prepara il palco per la prossima esibizione. Tornato il silenzio, il teatro è quasi tutto nostro, e il Maestro Diego Basso ci racconta come, quattro anni fa, è avvenuto il suo incontro con Il Volo.

#emozionelive - Maestro Diego Basso alla Royal Albert Hall, Londra, 23 maggio 2017

Stavo facendo zapping quando mi sono imbattuto in una trasmissione di cui i tre ragazzi erano ospiti. Non riuscivo a staccare gli occhi da loro, ero molto incuriosito.

Di lì a poco il Maestro sarebbe stato contattato dal manager de Il Volo per dirigere una delle date del primo tour italiano 2015 – 2016 del trio. Dopo il primo concerto e la conferma di quell'intuizione, sono arrivate altre date in Italia e il tour nordamericano.

Si è creata una tale simbiosi, una tale intesa, che ormai basta uno sguardo per capirci: so dove vanno, so cosa fanno, so che tempo vogliono nei brani.

Il Maestro, che li sta affiancando nelle date europee del tour Notte Magica, è stato testimone del loro percorso di crescita:

Sono dei ragazzi che da sette anni vivono diversi mesi all'anno fuori casa, all'estero. Nonostante la loro giovane età, hanno una maturità, una determinazione, una professionalità che li rende straordinari. Sono già arrivati molto in alto, esibendosi nei più bei teatri del mondo, nelle più belle piazze d'Italia. La gente li ama. Auguro a loro di continuare così, di restare come sono, di lavorare quotidianamente per raggiungere nuovi obiettivi.

Il Maestro Diego Basso, che ha viaggiato in tutto il mondo dirigendo grandi nomi della musica pop internazionale e italiana, come Anastacia, Simon Le Bon, Cocciante, Morandi, Ranieri, non nasconde l'emozione che questo teatro regala a chi fa questo mestiere:

Questo è uno di quei posti che senti nominare in continuazione, ma dove, nonostante il percorso fatto, non avresti mai pensato di poterti esibire. Qui hanno suonato i più grandi del mondo: quando entri ti immagini camminare lungo questi corridoi gli artisti che hai ascoltato fin da quando eri bambino.

Quando sali sul palcoscenico entri nella sacralità. – prosegue - Lavorare con la musica significa lavorare con le emozioni, e se non sei il primo ad emozionarti, vuol dire che questo mestiere non fa più per te.

Ci lasciamo così, parlando di come la musica sia anzitutto empatia, di come la buona riuscita di un concerto sia strettamente legata alla genuinità della relazione che si è creata tra le persone sul palco. «Per comunicare con il pubblico, per emozionarlo, per regalare dell'energia positiva dobbiamo essere pronti a dare agli altri, allo scambio. Siamo degli eletti a fare questo lavoro», conclude con un sorriso stanco ma di autentica soddisfazione.

#emozionelive - Maestro Diego Basso alla Royal Albert Hall, Londra, 23 maggio 2017

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